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Sagra della Castagna e del Fungo Porcino 2019 sabato 19/10/2019 domenica 20/10/2019 sabato 26/10/2019 domenica 27/10/2019

La cipolla di Treschietto,
appartenente alla specie Allium Cepa L. è ottenuta dalla coltivazione di una varietà da sempre coltivata in questo paese tanto che nel 2004 è stata dichiarata dall'ARSIA Regione Toscana come varietà locale autoctona.
Le caratteristiche che la rendono unica, oltre alla forma appiattita, il colore rosso rubino all'esterno e bianco con striature rosse nella parte interna, sono una consistenza tenera, carnosa e ricca d'acqua, ma soprattutto l'aroma marcato e la dolcezza del gusto poco pungente e gradevole anche ai palati più delicati.
Si possono consumare come cipolle in erba o cipolle mature, ma queste altra caratteristica, si consumano non oltre la fine di ottobre, dopo di che germogliano.
Posto sul versante meridionale dell'Appennino Tosco Emiliano, raggiungibile con strade carrozzabili solo dopo il 1950, Treschietto ha potuto mantenere, anche grazie al suo isolamento, un ambiente intatto ed incontaminato. Questo è sicuramente uno dei motivi per cui la cipolla di Treschietto conserva le proprie caratteristiche solo se prodotta nella zona circoscritta all'abitato di Treschietto. Qui un gran numero di piccoli produttori ed ancor più ristretto di custodi del seme, individuati dopo un progetto di recupero\caratterizzazione\conservazione, garantisce tutto il ciclo produttivo dalla riproduzione del seme alla produzione di cipolle in erba e di cipolle mature, attraverso metodi tradizionali di coltivazione, senza uso di fitofarmaci, diserbanti e concimi chimici.
Tutto questo ha permesso al prodotto di essere iscritto la Repertorio Regionale delle risorse genetiche autoctone Toscane.

La riproduzione del Seme.
I bulbi selezionati a luglio, conservati al buio nelle cantine, a ottobre sono piantati e concimati. Nel mese di marzo successivo si rincalzano.
A luglio si raccolgono i fiori e si fanno essiccare all'ombra per una settimana.
I fiori essiccati vengono sfregati manualmente per poter estrarre il seme. Questo viene immerso in acqua e soltanto i semi che rimangono sul fondo sono di buona qualità' per cui idonei alla semina.
A fine luglio, si semina lavorando a mano piccoli appezzamenti di terreno; a protezione della superficie seminata vengono disposte delle felci e a metà settembre si trapiantano le piantine.
A maggio dell'anno successivo si raccolgono manualmente le cipolle in erba e a luglio, sempre a mano, si raccolgono le cipolle mature.