La cipolla di Treschietto,
appartenente alla specie Allium Cepa L. è
ottenuta dalla coltivazione di una varietà da sempre coltivata in questo
paese tanto che nel 2004 è stata dichiarata dall'ARSIA Regione Toscana
come varietà locale autoctona.
Le caratteristiche che la rendono unica, oltre
alla forma appiattita, il colore rosso rubino all'esterno e bianco con
striature rosse nella parte interna, sono una consistenza tenera,
carnosa e ricca d'acqua, ma soprattutto l'aroma marcato e la dolcezza
del gusto poco pungente e gradevole anche ai palati più delicati.
Si possono consumare come cipolle in erba o
cipolle mature, ma queste altra caratteristica, si consumano non oltre
la fine di ottobre, dopo di che germogliano.
Posto sul versante meridionale dell'Appennino
Tosco Emiliano, raggiungibile con strade carrozzabili solo dopo il 1950,
Treschietto ha potuto mantenere, anche grazie al suo isolamento, un
ambiente intatto ed incontaminato. Questo è sicuramente uno dei motivi
per cui la cipolla di Treschietto conserva le proprie caratteristiche
solo se prodotta nella zona circoscritta all'abitato di Treschietto. Qui
un gran numero di piccoli produttori ed ancor più ristretto di custodi
del seme, individuati dopo un progetto di
recupero\caratterizzazione\conservazione, garantisce tutto il ciclo
produttivo dalla riproduzione del seme alla produzione di cipolle in
erba e di cipolle mature, attraverso metodi tradizionali di
coltivazione, senza uso di fitofarmaci, diserbanti e concimi chimici.
Tutto questo ha permesso al prodotto di essere
iscritto la Repertorio Regionale delle risorse genetiche autoctone
Toscane.
La riproduzione del Seme.
I bulbi selezionati a luglio, conservati al
buio nelle cantine, a ottobre sono piantati e concimati. Nel mese di
marzo successivo si rincalzano.
A luglio si raccolgono i fiori e si fanno
essiccare all'ombra per una settimana.
I fiori essiccati vengono sfregati manualmente
per poter estrarre il seme. Questo viene immerso in acqua e soltanto i
semi che rimangono sul fondo sono di buona qualità' per cui idonei alla
semina.
A fine luglio, si semina lavorando a mano
piccoli appezzamenti di terreno; a protezione della superficie seminata
vengono disposte delle felci e a metà settembre si trapiantano le
piantine.
A maggio dell'anno successivo si raccolgono
manualmente le cipolle in erba e a luglio, sempre a mano, si raccolgono
le cipolle mature.